Passione e libertà
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25 Novembre 2020Premessa – Il sigaro
La domanda che spesso ci siamo fatti noi aficionados era se il sigaro che ci accingevamo a fumare fosse pronto a garantirci la migliore fruizione delle qualità organolettiche del tabacco. Negli ultimi anni è diventato sempre più frequente trovare sul mercato prodotti assemblati con foglie già invecchiate . Nell’intenzione della manifattura di provenienza, oltre ad aumentarne il livello qualitativo, avrebbe dovuto garantirne una fumata immediatamente riconducibile alle migliori possibilità che quel sigaro poteva offrirci.
Tutte le nostre valutazioni da appassionati sono comunque state necessariamente ex post. Anche quando con l’immancabile slancio certosino alcuni di noi avessero compilato una scheda di degustazione sullo stesso prodotto fumato durante gli anni. In realtà risulta estremamente aleatorio riuscire a fare un po’ col tabacco quello che si fa da sempre con il vino. Avere, cioè, alcune indicazioni sulla composizione chimica del prodotto che ne consentano di definirne le potenzialità di affinamento, invecchiamento e conservazione. Pur con l’immancabile approssimazione dovuta alle tante variabili anche ambientali che entrano in gioco.
Sappiamo da sempre che i nostri sigari cambiano nel tempo con modalità differenti in funzione dei tabacchi utilizzati e delle metodiche di produzione, sia per il naturale decadimento della materia organica di cui sono fatti e sia perché soggetti a microfermentazioni che ne modificano il rapporto e, a volte la presenza, delle principali sostanze che li costituiscono.
Un criterio di indagine che tenga conto delle valutazioni personali dei fumatori, incrociandole con i dati analitici ottenuti nel tempo, potrebbe garantirci un’interessante base di partenza per avvicinare il nostro microcosmo ad altri ambiti enogastronomici più consolidati in cui il tempo, la tradizione e l’indispensabile curiosità hanno già risposto a molte delle domande che oggi ci poniamo sul tabacco. Di questo parleremo nei prossimi mesi.
Ripartiremo da qui.
Da dove eravamo rimasti.
by Giuseppe Tringali
Uno Speciale ringranziamento a Giuseppe Tringali
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