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2 Maggio 2018Cuba ha un nuovo presidente
Cuba ha da poco in nuovo presidente, e non è Castro si chiama Miguel Díaz-Canel.
Ed è un ingegnere elettronico di 57 anni e fa parte della generazione di leader post-rivoluzionari.
Miguel Díaz-Canel
è il nuovo presidente di Cuba: ed èstato eletto oggi 19 aprile 2018 dall’Assemblea Nazionale cubana .
Prenderà il posto di Raúl Castro, il quale aveva annunciato il ritiro dalla vita pubblica dopo la sua nomina per un secondo mandato presidenziale.
L’elezione di Díaz-Canel per Cuba è la fine di un’era durata quasi 60 anni.
Per la prima volta dal 1959, dalla rivoluzione che destituì il regime di Fulgencio Batista, alla guida del governo cubano non ci sarà infatti un esponente della famiglia Castro.
Díaz-Canel, attuale primo vicepresidente, era dato come favorito a prendere il posto di Raúl Castro.
Díaz-Canel iniziò a lavorare con assiduità con il Partito comunista di Cuba nei primi anni Novanta.
Dopo alcuni incarichi amministrativi, nel 2009 tuttavia fu scelto come ministro dell’Istruzione e tre anni dopo come vicepresidente del Consiglio dei ministri.
La cosa più rilevante che lo riguarda, scritto da diversi osservatori, è che fa parte della generazione post-rivoluzionaria: non era ancora nato quando ci fu la rivoluzione.
Per questa ragione in molti si stanno chiedendo se avrà la volontà e la possibilità di cambiare le cose, fare importanti riforme e aprire Cuba verso l’esterno.
Da una parte Díaz-Canel sembra collocato su posizioni più liberali rispetto ad altri leader politici cubani.
Sostenitore dei diritti degli omosessuali, di una maggiore apertura a Internet e anche di una stampa critica con il governo.
Ci sono però molti dubbi sulle sue reali intenzioni, o possibilità di realizzarle.
L’impressione è che Díaz-Canel abbia voluto rassicurare la vecchia guardia, che continuerà a essere molto potente nonostante i cambi al vertice.
Per esempio Raúl Castro rimarrà alla guida del Partito comunista, importante centro decisionale nella politica cubana.
Prima di affrontare una serie di riforme dolorose,
potrebbe cercare di aumentare la propria popolarità
per esempio espandendo l’accesso a Internet.
Il governo sta anche pianificando una serie di cambiamenti costituzionali.
Per riconoscere tra le altre cose il diritto al lavoro autonomo.
I cubani potrebbero votare le modifiche attraverso un referendum.
Ma le misure più attese, secondo tutti gli osservatori, resteranno quelle economiche, che potrebbero migliorare concretamente la vita dei cubani.
2 Comments
Qual’è la data che è stato eletto?
19 aprile 2018