I TABACCHI E LE LORO FERMENTAZIONI Parte 2
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Alcuni importanti Cenni storici sul Tabacco e sul Sigaro
Provate ad immaginare l’espressione dei marinai di Cristoforo Colombo. quando nel 1492 videro gli indigeni del nuovo continente fumare delle strane foglie arrotolate? Era il “tabacco” quello che stavano fumando.Ma il tabacco in realtà aveva ben più remote origini, i Maya davano già alla sua coltivazione una grande importanza, durante l’espansione del Grande Regno Maya dalla penisola dello Yucatan fino all’America Centrale.
I Maya hanno lasciato tracce sull’uso del tabacco
I Maya hanno lasciato tracce sull’uso del tabacco su reperti che ritraggono i loro “Dei” mentre fumano il tabacco probabilmente unito a sostanze allucinogene.
Quando la civiltà e la cultura Maya declinarono, altri popoli proseguirono nella coltivazione del tabacco.
Special modo in tutta l’area dei Caraibi e dell’America Centrale, dove appunto Colombo ed il suo equipaggio sbarcarono nella celebre San Salvador ribattezzata “El Salvador”.
L’origine della parola “sigaro”
L’origine della parola “sigaro” è avvolta nel mistero, si narra che i Maya pronunciassero la parola “sik’ar”, e che gli spagnoli in un secondo tempo appropriandola alla lingua latina lo abbiano ribattezzato “cigarro”.Furono i Conquistadores Spagnoli ad introdurre il fumo del tabacco in Spagna, e quindi poi in Europa,.Già dal 1515 dopo la conquista di Cuba, si narra che proprio gli Spagnoli avessero iniziato la sua esportazione.Di lì a poco il tabacco fece la sua comparsa in Francia, (a proposito da un francese, Jean Nicot, deriva il nome della “nicotina”), per sbarcare poi in Inghilterra.Dove un nobile Sir Walter Raleigh provvide subito ad introdurlo presso l’elite aristocratica, {questo gentiluomo finì poi con il perdere la testa, ovviamente non per avere acceso un sigaro in un’area non fumatori).
Anche il Nord America è da sempre terra di coltivazione, già dal 17° secolo, il tabacco era coltivato nelle Colonie della Carolina e della Virginia. Gli Olandesi ad esempio furono i promotori del primo grande insediamento di coltivazioni del tabacco nel Massachusetts.
A partire dal 1610, anche se la prima coltivazione del tabacco nel Nord America ha inizio nel 1600, nella Valle del Connecticut, dove ancora oggi provengono le migliori foglie utilizzate per l’arrotolamento dei sigari (wrapper leaf).
Dal tempo della Rivoluzione Americana il tabacco ha rappresentato la fonte di maggior supporto finanziario per il Paese.
Benjamin Franklin ne sa qualcosa avendo finanziato dal suo esilio francese il famoso “Congresso” che di fatto provvederà al pagamento delle spese necessarie alla famosa “Rivoluzione”. In Europa, si fumavano sigari prodotti in Spagna con tabacco cubano o addirittura prodotto proprio nell’Isola Caraibica. Le prime scatole lussuose ed elaborate con il marchio di fabbrica compaiono nel 1837. Ramon Allones, immigrato a Cuba dalla Francia diviene di fatto il primo produttore di sigari, utilizzando tra l’altro una speciale fascetta colorata. Agli inizi del 19° secolo, fabbriche di sigari erano già diffuse nel nord della Francia, Germania, Russia, mentre negli USA le aree di produzione erano concentrate nel Connecticut ed in Florida. Ed è proprio in Florida nella cittadina di Tampa che un certo Vincente Martinez Ybor nel 1869 crea la sua azienda dopo che un pauroso incendio aveva distrutto la sua fabbrica nelle Key West. A proposito una parte della città di Tampa verrà ribattezzata proprio Ybor City.
E sempre nel 19° secolo che anche Cuba inizia la sua massiccia esportazione di pregiati sigari, quando proprio gli europei cominciano a richiedere sigari di alto prestigio. Il fumo del sigaro è divenuto un segno di distinzione nell’alta società e nelle abitudini.
Era il 1901 quando il famoso Re Eduardo VII, successore dell regina Vittoria, pronunciava “signori, potete fumare”.Il re pronunciò quella frase e milioni di persone cominciarono a farlo in pubblico e continuano tutt’oggi. Compaiono le prime sale da fumo inserite in contesti di bar ed esclusivi club. Ed è proprio nel 20° secolo che il tabacco ed il sigaro entrano nella tradizione e nei costumi quotidiani degli uomini.
Personaggi celebri come Winston Churchill,che vanta di aver fumato nei suoi novantuno anni di vita 250 mila sigari.
J.F. Kennedy che pare aver accumulato oltre 1100 sigari prima di decretare l’embargo di Cuba nel giugno del 1963.
Ed ancora Mr. Bill Clinton che pare fumi di nascosto dalla moglie Illary qualche sigari (Nat Sherman Trafalgar N4 naturalmente !!! )
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